lunedì 14 gennaio 2013

Di uomini e di uova



Questa mattina, complice il tremendo shock del lunedì, mi sono domandato: è nato prima l’uomo, o la gallina?
Sicuramente (data la banalità della questione) è una battuta logora, tuttavia io non l’ho mai udita. Inoltre, vien da sé, potrei azzardare che sia meglio un uomo oggi che una gallina domani
Appena un accenno all'uomo di Colombo, il quale (Colombo), trovò i buchi bell'e fatti.
Il punto, però, non sono le battute ormai lise, ma il fondo di verità che emerge; la prima è una domanda lecita, la seconda un’affermazione che, a precise condizioni, potrebbe essere corretta, ma non mi spingo oltre; in una società omofoba non conviene. La terza è storia. 
Segnalo, unicamente per gonfiarmi il petto, che intorno all'assonanza uomo-uovo, potremmo disquisire a lungo riferendoci all'uovo filosofico ed alla Grande Opera e che, ai nostri giorni, questo è un cambio di consonante, materiale da Settimana Enigmistica. Il collegamento enigmistica-alchimia è reale, poiché l'enigma linguistico "moderno" fu per secoli uno dei trucchi per celare il senso degli scritti filosofici.
Tornando a faccende molto più importanti per i nostri tempi, aggiungo che il mio caro amico Vanni, che qui mi accompagnò alla scoperta dei "quarti di prete", avendo un glorioso passato da cameriere in un ristorante molto chic, mi raccontò d'una sua visione, che espongo:
Vanni, il cameriere per l’appunto, porta ad un tavolo il piatto ordinato. Una brodaglia, apparentemente. Lui non mi ha descritto l’aspetto, ma, per come si svolgono i fatti raccontati, io l’immagino come un brodo di cappone. Ben grasso, quindi, d’un giallo paglierino carico, con le classiche bolle oleose ben distribuite nel liquido, bolle che si fondono l’una nell’altra e si riproducono per scissione al minimo movimento, durante il trasporto.
M’immagino anche, immersi in questo brodo, dei pezzi di una materia indefinita, un “che so io” il quale suscita curiosità mista a preoccupazione nell'aristocratico affamato.
Il nobile cliente, allora, domanda al cameriere: “Mi scusi, ma cos’è questa roba?”.
Il cameriere, senza nascondere lo stupore per la domanda: “Ma… E’ uomo sodo!”.

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