[foto di Edmondo Rizzo]
Pugna mia
madre
contro i
merli l'inverno
e leggo che
Aristotele
li vide al gelo
strepitare,
modulare il
fischio,
a spezzar
pensieri
nel
peripato intimo
e da noi, dice
che raspano
dai vasi il
terriccio e lordano
frugando nel
freddo patìo,
intorno al
faggio nano.
Sono tronfi
nel giardino,
quando
sbatte la tovaglia,
lo dispone la
natura
per le
bestie e guardingo,
dall’acero il
pettirosso sospira
al suo
cospetto primavera.
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