giovedì 9 febbraio 2017

Per A.S.



 
Quando, Alessandra,
lisce pelli calzavamo,
i flauti a due canne
leggeri zufolammo.
Carpofori umbonati,
i pupilli di Dioniso,
richiamano in Apollo
l'emofila arsura, nota,
dei bizzosi sovrumani,
ma imperò che non fummo
come Marsia scorticati,
deificati neppure,
incuoiati tornammo
alle dimore confinati,
all’imprendere i futuri
disposti dell’uomo.

3 commenti:

Unknown ha detto...

Quanto fugaci—e Puck—volano i sogni delle mezze estati

Carlo ha detto...

"Tu, se dalle maniere e dal sembiante
io non m’inganno, sei quel discolaccio,
quel folletto bugiardo e malizioso
che tutti chiamano Robin Bravomo."

Unknown ha detto...

Robin Goodfellow o Hobgoblin—simpatico amico—, adesso sono vecchio e ormai non scorgo d'intorno a me né amori veri o falsi e neanche trovo i buchi delle orecchie